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La domanda che ci siamo posti è molto semplice: per quale motivo uno dei territori più fortunati al mondo per clima, bellezze paesaggistiche, varietà enogastronomica, ricchezza storica, culturale, archeologica e architettonica, da sempre è agli ultimi posti per qualità della vita? La risposta è altrettanto semplice: perché è amministrato male. Tutte le persone che desiderano una città completamente diversa da quella in cui oggi vivono, dovrebbero continuare a leggere. Perché oltre ad essere vittime di un sacco edilizio senza precedenti, che cola cemento ovunque, viviamo in un ambiente consumato da trent’anni di scelte sbagliate, che si sono concretizzate in traffico, smog, veleni di fonderia. Un ambiente tossico, brutto e degradato: questa è Salerno dopo 30 anni. Chi vive in città lo sa bene ed è inutile mettere sulle sociali foto dall'alto di una città che nel vivere quotidiano è una chiavica. E’ indispensabile uscire il più presto possibile da logiche politiche distruttive, fatte di calcestruzzo, sovvenzioni a pioggia e svendita dei beni comuni. Soprattutto, è fondamentale bloccare l’ulteriore spreco di tempo che ha visto migliaia di giovani salernitani abbandonare la propria terra per cercare fortuna altrove, mentre i “loro” figli vengono sistemati con i soliti metodi. Per noi qualità della vita significa una città sostenibile, aria pulita, parchi e giardini, acqua potabile, piste ciclabili, aree pedonabili, traffico zero, smog zero, efficiente servizio pubblico di trasporto. È in un contesto simile che l’economia “può circolare”. Perché l’economia è fatta di persone che devono poter circolare, come il sangue in un corpo sano, altrimenti il blocco delle persone a causa del traffico rallenta la circolazione e arriva l’arresto cardio circolatorio. Librando la città dal traffico (città traffico zero – CTZ = ci ti zen) prosperano le attività commerciali ed i servizi; il capoluogo si trasforma nel posto in cui sempre più persone vogliono crescere, vivere e lavorare. Una città fatta di opportunità, non quella da cui fuggire il più presto possibile. Contattaci per partecipare al cambiamento, per aderire con il tuo “comitato di liberazione”. Liberiamo Salerno!
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